La Cosmo-Art e il counseling
Ama te stesso – ma fallo adesso
‘Ama te stesso‘ è oramai diventato un piccolo mantra più diffuso del vecchio adagio ‘conosci te stesso‘ inscritto sul tempio di Apollo a Delfi.
Qualche tempo fa mi sono imbattuta in un libercolo dal titolo stimolante: ‘Ama te stesso come se tutta la tua vita dipendesse da questo‘ e sulla copertina l’ombra di un uomo con la pistola puntata sulla tempia in un evidente gioco di roulette russa.
Mi colpì molto questa immagine quando la vidi poichè in modo solo apparentemente giocoso centra il problema: chi di noi ha chiaro in ogni istante della sua giornata quanto la propria vita dipenda da questa decisione?
Un’altra immagine che mi si presenta alla mente quando rifletto sulla capacità di amarsi e che utilizzo con i clienti coi quali lavoro è quella della palestra.
Chi di noi, pur sapendo che una sessione di squatting potenzia i muscoli quadricipiti delle gambe, si aspetterebbe dopo una sola lezione di tornare a casa e guardarsi allo specchio per vedervi riflesso un novello Schwarzenegger?
Esattamente come per il potenziamento muscolare del nostro corpo anche il ‘muscolo dell’amore per se’ va allenato con costanza, fatica e tenacia, restando fiduciosi dei risultati che col tempo si mostreranno a noi e agli altri.
Perchè è così difficile amare noi stessi?
Credo che in quest’area tematica si innesti qualcosa di più grande e più profondo in realtà.
Non appena siamo arrivati alla vita, nell’utero di nostra madre, l’amore lo desideravamo da fuori, da lei o da chiunque entrasse in contatto con la nostra presenza.
E per di più lo volevamo incondizionato e onnipresente.
Purtroppo così non è stato, in nessun caso, poichè siamo esseri umani imperfetti e con assetti variabili e così anche gli adulti di riferimento cui siamo stati affidati dalla vita.
Questa imperfezione ci ha causato grande dolore e frustrazione dai quali è scaturita una decisione di chiedere risarcimento e di posizionarci in un atteggiamento di pretesa.
“Pretendo che tu mi comprenda”, “Pretendo che tu conosca tuttti i miei bisogni”, “Pretendo che tu veda e riconosca il mio valore unico e speciale”, “Pretendo che tu faccia ciò che mi occorre e che lo faccia subito!”…ecc. ecc.
Questa posizione interiore però, sul lungo periodo, ci rende schiavi affamati dell’altrui riconoscimento e amore.
Dobbiamo solo decidere di farlo
Se solo sapessimo quanto la palestra quotidiana dell’allenamento ad amarci, ascoltarci, rispettarci e perdonarci (24 ore su 24) ci può affrancare da tutto questo, dalle dipendenze e dalle aspettative continuamente frustrate, allora si che non esiteremmo un istante a mettere le scarpette del nostro allenamento interiore per correre i sentieri delle scelte puntuali, continue e coerenti con le indicazioni sagge del nostro se, della nostra bussola infallibile che, anche tramite i malesseri, ci dice sempre a che punto siamo sul percorso dell’amore per noi stessi.