La Cosmo-Art e il Counseling

Allenarsi a dire grazie – quali ostacoli?

Grazie è un termine che utilizziamo quotidianamente, tuttavia a causa di alcuni ostacoli interiori non sempre è sostenuto dalla gratitudine.

Possiamo rivolgere ringraziamenti a qualcuno per qualche cosa che abbiamo ricevuto o che ci è stato offerto, ad esempio rispondendo grazie a un’offerta possiamo esprimere insieme accettazione o rifiuto.

Ringraziare è senza dubbio una regola di cordialità, di buona educazione che contribuisce a rendere fluida la vita di relazione, per questo motivo proviamo dispiacere e senso di frustrazione quando non ci viene rivolto un grazie che speravamo di ricevere.

Gli ostacoli alla gratitudine

L’Antropologia cosmoartistica descrive la “gratitudine” come un sentire profondo, una condizione esistenziale propria della Persona che emerge a seguito di trasformazioni profonde sostenute da decisioni di amore per se stessi e di perdono.

Paradossalmente è  nella sfera privata, nella coppia, nel rapporto tra genitori e figli che possono manifestarsi ostacoli alla gratitudine.

Un’ostacolo è la pretesa. E’ come se in questa sfera così importante vigesse un patto non scritto per cui tutto è dovuto o dato per scontato perché ci si vuole bene.

Dalla madre ad esempio ci si aspetta che si adoperi per rispondere alle numerose esigenze della famiglia perché è il suo ruolo a prevederlo.

Questo atteggiamento accolto ragionevolmente nell’età della fanciullezza, può protrarsi nel tempo fino a quando non si decide di vedere le proprie pretese e di abbandonarle con un atto di libertà.

Altro ostacolo che va di pari passo con la pretesa, è il vittimismo. Entrambi gli ostacoli sono alimentati dal bisogno di essere risarciti per un dolore patito spesse volte antico.

Allenarsi alla gratitudine

Sentire gratitudine è quindi tutt’altro che un evento spontaneo, al contrario è collegato alla decisione della Persona di operare la sintesi tra energie di segno opposto che ci appartengono come l’odio e amore, il vuoto e il pieno.

Gli ostacoli naturalmente sono sempre pronti a rovinarci la festa, ma noi possiamo allenarci quotidianamente rimanendo in contatto con l’umiltà, accogliendo la verità circa le nostre fragilità e ben saldi alla decisione di volerci trasformare da vittime ad artisti.

Con questo allenamento inoltre creeremo sempre maggiore spazio alla gratitudine e alla gioia nella nostra vita.

Possiamo iniziare in questo momento facendo un respiro, chiudendo gli occhi, immaginandoci come propone la Cosmo-Art, non solo figli della nostra storia familiare ma anche figli desiderati della Vita.

 

 

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3 COMMENTI

  1. Sull’onda della gratitudine ho iniziato a scrivere ogni giorno un pensiero di gratitudine per tutto ciò che fa parte della mia vita: persone, cose, emozioni, … E’ molto bello rendersi conto come niente sia scontato e di quanta bellezza siamo circondati e creiamo noi stessi. Grazie

  2. Grazie. E sì il nostro orgoglio ci spinge a pretendere. Abbiamo bisogno di umiltà per contattare la gioia della gratitudine. GRAZIE

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