L’Entità da cui Tutto procede

E Dio creo’ l’uomo ! E Dio divenne il Padre Padre nostro………………recita la preghiera piu’ emblematica del cristianesimo e sarebbe facile per me lasciarmi scivolare verso tutto cio’ che ho già letto e sentito sul Padre. Per scrivere queste righe ho invece scelto di concentrami su «PATER», la parola latina che definisce il Padre. L’ho scritta a grandi lettere su di un foglio bianco e mentre respiro lentamente ed in profondità aspetto il contatto : vorrei «sentire» questa parola. E’ un esercizio semplice e potente, che potete esperimentare da voi stessi in casa se lo desiderate, utilizzando una parola che sia carica di energia emozionale per la vostra vita. Nessun dubbio : PATER o PADRE rigurgita di emozione nel mio intimo ed allora attendo. Le lettere prendono forma, lentamente, sotto I miei occhi e per ciascuna lettera un flash, un ricordo, un aspetto del PADRE che ritorna e rivive ORA per me. La P di PATER é diventato una sorta di scettro tozzo e massiccio, dall’aria pesante a maneggiare: la P di PATER é il POTERE. Il potere indiscusso e indiscutibile del maschio di casa.

La madre, sfocata nella sua azione in seno alla famiglia, non ha parola. Presa dal ruolo di mamma, cuoca, domestica, oggetto di piacere non esiste se non nel riflesso di quel Potere che non le appartiene e che la imprigiona. Le figlie, tra submissione e ribellione, riconfermano giorno dopo giorno, sino all’età della maggiorità, quel potere « illegale ma legalizzato » che le segnerà per il futuro nelle loro relazioni e non solo con gli uomini. Il Potere assoluto e senza spiegazioni che impedisce, nega, schernisce ed infine tende ad annientare tutte le velleità di indipendenza sia fisica, che spirituale, che morale. PATER o il potere del fallo che vuole anche quando lei non vuole, che prende anche quando lei non puo’ piu’ dare, che esiste perché ha una verga tra le gambe e niente altro di umano. Il PATER padrone (di cui ricordiamo l’omonimo magnifico film). Respiro con un po’ di fatica : l’emozione é forte nel risentire quel Potere e il ricordo della sofferenza, anche se ormai superata, il ricordo é ancora là e ho quasi voglia di fermarmi e non guardare, non scrivere. Ma ecco che vedo la A di PATER e dolcemente il respiro si allenta e ridiviene dolce e profondo.

La A di PATER é l’AMORE. L’Amore mal compreso, l’Amore travisato ma tuttavia Amore. Il PATER che protegge, che guida, che stimola, che sovviene ai bisogni principali di un tetto, un letto ed un po’ di pane. Il PATER che sogna grandi cose per la sua famiglia. Il PATER che sogna le grandi cose che avrebbe voluto per sé e che non ha mai avuto. L’Amore che si insinua nelle ore di straordinario passate in un ufficio vecchio e polveroso per offrire alle 4 donne della sua vita tutti i conforts. L’Amore che critica le scelte amorose delle « sue » ragazze perché nessun altro uomo sarà mai all’altezza ; l’Amore che colma di regali anche costosi la silenziosa madre, l’Amore che ascolta le confidenze, talvolta intime, ma giustamente le capisce al « maschile » ; l’Amore che punisce, convinto di sostenere. La A di PATER é l’amore senza limiti e nel quale quindi tutto é permesso. Il PATER ama cio’ che fa, ama cio’ che ha e lo mostra. Il PATER ama la famiglia perché gli permette di esistere nel suo ruolo preferito. Il PATER ama gli amici, ama il suo paese, ama la sua quadra di calcio. Il PATER ama, ma gli é mancato cosi’ tanto quell’amore quando era lui il piccolo che lo chiedeva.

Nessun l’ha compreso, questo PATER unico e tiranno !! Io l’ho visto e lo vedo ancora ora, mentre respiro, come quel piccolo bambino, cresciuto troppo in fretta , quel giovane uomo a cui le responsabilità di una moglie e di tre figlie hanno impedito di sognare altri sogni, solo per se stesso. Lo vedo, quel PATER altero ed irascibile ed i suoi occhi sono pieni di lacrime perché l’Amore che voleva non l’ha ricevuto e non avendolo conosciuto non ha potuto darlo. Ma la A di PATER é comunque e per sempre la A dell’Amore. Respiro con qualche sussulto. Le lacrime sono all’appuntamento anche per me ora. Quel PATER mi ha trasmesso la capacità di Amare il Tutto con profonda intensità e mi permette, giorno dopo giorno di sviluppare il Potere di diffondere tale Amore nel mondo. Lo sguardo scivola sulla T di PATER. E la T di PATER é una specie di triangolo o di Trinità se preferiamo. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo questo é il Triangolo sacro per la Cristianità. Il Padre, la Madre, ed il Figlio (o figlia) é il triangolo cosi’ caro ad Edipo e a tutti coloro che hanno esperimentato una psicoterapia.

E al crocevia di queste tre esistenze si creano dei vortici emotivi inconsci troppo spesso taciuti. Le rivalità per suscitare l’attenzione, le prese di posizione per difendere il proprio ruolo oppure per usurparlo all’altro (all’altra). Complicità e connivenze. Silenzi, sguardi, sensi di colpa. Gioie passeggere nell’illusione d’aver fermato il tempo. Quante di noi hanno pensato, almeno una volta, che il loro padre era esattamente l’uomo ideale, l’uomo con cui avremmo voluto dividere la nostra vita intera. Certo, abbiamo tutte superato quello stadio, presto o tardi, ma quante di noi sono ancora alla ricerca di « quell’uomo » ? Ed é un triangolo rettangolo nel quale l’angolo retto é appunto il Pater e i due angoli acuti sono la madre e il figlio (figlia). Sull’angolo retto posa tutta la struttura e la forza della struttura stessa. Sul padre riposa il senso di essere madre e figlia (figlio). La testa mi gira un po’ !! Vedere il triangolo originario della famiglia é un grande sforzo intellettuale ; il mio mentale chiede, risponde, ingada e asserisce con grande velocità ed io mi sento un po’ spossata e avrei voglia di un’altra visione, piu’ vera, piu’ vicina al cuore.

Volutamente sposto la mia attenzione sulla E di PATER. E la E di PATER é l’EREDITA’. L’Eredità non intesa (o almeno non unicamente intesa) come le proprietà ed i beni che Pater lascia alla sua progenie allorché termina il suo viaggio terrestre. Mi riferisco piuttosto a tutto il resto che é in me e che é l’eredità lasciatami da mio padre. I suoi geni sono nel mio corpo, alcune delle mie fattezze fisiche sono le sue. Ereditiamo i pensieri e le credenze ; i « mi piace e non mi piace », le preferenze culturali, I pregiudizi, I giudizi perentori. In me oggi sussiste quello sguardo altero che gli riconoscevo e che, guarda caso, non amavo tanto. Ho anch’io, di tanto in tanto, degli scoppi incontrollati di collera che, fortunatamente e differentemente da lui, faccio scoppiare in una stanza vuota, oppure in auto in autostrada. Ho mantenuto degli stereotipi sulla religone e sulla politica e quando emetto delle « sentenze » sull’operato di Berlusconi o di Sarkozy é come se sentissi la sua voce nella mia. Ho ereditato l’amore per la famiglia anche se io sono divorziata e non ho figli.

Amo la mia famiglia d’origine, di cui lui faceva parte, senza concessioni e senza limiti. Amo lavorare e, come lui, ho la fortuna di «fare cio’ che amo» anche se di tanto in tanto, come lui, mi impegno per comunque «amare cio’ che faccio». Mi ha lasciato la gioia di vivere e ringraziare per cio’ che esiste nella mia vita ; la capacità di ascoltare e sostenere senza immediatamente giudicare. Mi ha trasmesso un senso dell’humour inestinguibile e la volontà di non fermarmi mai davanti ad un « No » a meno che non sia io stessa a dirmelo. Mi ha lasciato il suo cognome e ogni volta che lo scrivo, benedico quel Pater e continuo la mia strada, cosi’ tanto diversa dalla sua. Che cosa manca a questa ricetta del PATER ? Eccola la R, l’ultima lettera di questa parola. La R di PATER é la R della RAGIONE. Usare la propria ragione, il proprio intelletto per indagare, comprendre, integrare tutto cio’ che é possibile per vivere al meglio delle proprie capacità. La ragione, spesso cosi’ malmenata nei cosiddetti percorsi spirituali, per me é il solo punto di partenza per tutti i viaggi di sviluppo personale e di conoscenza di sé.

La Ragione e sua sorella la logica sono gli aspetti «pratici» del PATER. Al di là de «il Padre ha sempre ragione» che é uno stereotipo del già menzionato Padre Padrone, al di là di cio’, il Padre rappresenta quella Ragione che ha permesso e permette la scoperta e lo sviluppo di tutto cio’ che é bello, utile ed interessante per l’umanità al suo stadio attuale di consapevolezza. Il Padre é la Ragione che ci guida verso il Padre Celeste, attraverso le strade, piu’ o meno ragionevoli della vita quotidiana. E’ un piccolo affresco quello che vi ho proposto con queste righe. Puo’ piacere o no, ma ve lo offro con il Potere dell’Amore che il Triangolo familiare mi ha lasciato in Eredità affinche avessi Ragione di tutti gli ostacoli. Amen

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