Un sasso nell’acqua fa cerchi concentrici. Così la magia del Natale non importa con che mezzo arriva.

Siamo troppo spesso confusi sull’argomento regali. Ad essi i cuori duri attribuiscono epiteti spietati. Molti li considerano un esempio di ipocrisia sociale ed altri ancora un annuale sacrificio economico che la tribù “clienti” deve consacrare sull’altare del Dio “consumismo”.
Io invece rendo lode al regalo piccolo e grande che sia ed al suo grande merito. Un merito sottile ma fondamentale. Un pacchetto per piccolo che sia svolge nel suo piccolo una grande funzione per quanti per, timidezza o per troppo dolore, hanno smesso o non hanno mai imparato a dire “ti voglio bene” alle persone care. Un regalino abbatte il muro della circostanza. E la sua funzione sociale è meritevole di elogio. Il mondo corre e noi siamo più o meno attori. A volte protagonisti a volte comparse. Comunque sempre molto impegnati e intenti. Tanto che volutamente o no perdiamo con troppa facilità i rapporti umani importanti. Genitori e fratelli come pure amici. Siamo distratti per un intero anno e non capiamo perché. Rimandiamo tutto a domani quasi avessimo una disponibilità infinita di dilazionare il tempo.

Ignari del fatto che esso è per sua natura anarchico e galantuomo. Può tollerarci ma il più delle volte non concede proroghe. Così ecco la magia del natale che incombe. E la magia è celata nell’aria e nelle luci, nei suoni come pure nelle strade e nei volti, e nel freddo dell’aria e nella sua calma invernale, nelle trasmissioni di pensiero e nelle emozioni. E se la magia del natale si attacca all’immagine violenta di una pubblicità martellante allora va bene lo stesso. L’arrivo è importante e non importa sé il suo annuncio ci appare violento e invadente. Non importa. E’ solo parte del tutto. Un sasso nell’acqua fa cerchi concentrici. Così la magia del Natale non importa con che mezzo arriva. La sua penetrazione è deflagrante negli animi. Lamentiamoci pure, è umano farlo, ma la magia è magia e non la si può negare. Così la sentiamo sulla punta del naso. Col freddo che ci fa rosse le guance. La sentiamo in quello strano sorriso che ci parte da dentro all’anima nel mentre vediamo vetrine di doni e balocchi. E immaginiamo i piccoli ed i grandi intenti a scoprirli. E noi a loro con quello dirgli: “Ti voglio bene. E non importa se non ci vediamo spesso e non ci sentiamo. Non importa se a volte abbiamo litigato e ci siamo trattati male. Non importa perché la verità è che io ti voglio bene e poi se sbagliamo pazienza, siamo umani e fieri”.

Così la magia ti avvolge tutto e ti accorgi che non stai più camminando. Sotto i tuoi piedi vi è un nuvolo di stelle che ti fanno fluttuare, ti portano dove vuoi, nel momento che verrà e in quello che è stato. Allora ecco la magia del dono e la sua grande funzione intermediatrice. Siamo bambini che cresciamo lungo il cammino della vita. Non importa il numero degli anni, quelli sono solo numeri. La verità sono i sentimenti.

Con un regalo si entra in casa di un amico con il sorriso a vista. Gli si va in contro a braccia aperte e lo si abbraccia dandosi belle pacche sulle spalle. Amico mio, fratello mio gli diciamo….. Né è passato di tempo vero… eppure eccoci qua ancora insieme a raccontarci e rinnovarci. Grazie quindi magia del natale. Grazie ai pacchetti e ai pacconi ai balocchi ed ai profumi. Grazie ai giochi e ai sapori. Qualunque sarà il vostro destino non importa perché il vostro vero scopo è di essere messaggeri di parole a cui non siamo avvezzi. Di abbracci lasciati nel passato e del cui bisogno non siamo ancora appagati.

Grazie magia del Natale, non importa sotto quale veste tu ti celi e da quale messaggero ti lasci portare. Noi tutti vedi siamo sciocchi e burberi. Non ci sentiamo più a nostro agio nei sentimenti. Non parliamo con amore a chi vogliamo bene. Troppo spesso nervosi e non compresi. Arrabbiati con il mondo e distratti a tutto spiano. Ci sentiamo presi in tanti impegni e dedichiamo un oceano di attenzione a progetti di cui non vedremo mai la fine. Ci spingiamo avanti, ci buttiamo avanti e quando poi siamo soli vediamo dietro di noi per quale assurdità abbiamo corso e per quale futile obiettivo. E vediamo solo “cose”, e così ci mancano le persone care e ci sentiamo lontani senza esserlo veramente. Incapaci di fare un numero e dire: “ No, niente, ti chiamo per sentirti e perché avrei voglia di vederti e magari riappacificarci anche se non abbiamo litigato. Perché Vi ho trascurato e perché mi mancate da morire….”.

Si Caro Natale, Siamo Bambinoni lo sappiamo. E abbiamo bisogno di non dimenticare di sognare, dare amore e prenderci l’amore. Distratti ci allontaniamo dai buoni propositi ma per fortuna, comunque, arrivi tu.
Grazie di esserci. Con queste parole ho trovato in fondo un piccolo pensiero per avvicinarmi al mondo intero e dirgli : “TI VOGLIO BENE”.

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Counselor professionista - ai sensi della legge 4/2013 - con il metodo dell'Antropologia Personalistica Esistenziale e Cinematerapeuta. Docente presso Istituto Solaris.

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