Una semplice pratica per prendere coscienza delle tensioni psico-somatiche e rilasciarle

Ecco una semplice pratica Yoga che ci aiuta a prendere coscienza delle tensioni psico-somatiche e rilasciarle. La pratica è suddivisa in tre fasi che possono essere eseguite successivamente. Per eseguire questa pratica non sono necessari prerequisiti di nessun genere, ma solo il desiderio di approfondire una pratica semplice ma profonda e utile.

FASE 1: Shavasana (posizione del cadavere)
Distenditi a terra su di una stuoia, sulla quale sarà posto un sottile materassino da sdraio o una coperta piegata. E’ necessario che il corpo sia ben isolato dal pavimento e che poggi su di un piano non eccessivamente duro.
Lascia che la schiena poggi comodamente in ogni sua parte a contatto con il suolo. Chiudi gli occhi e ad ogni espirazione abbandona qualunque contrazione nell’area del collo, del dorso e della zona lombare.
Divieni cosciente di te stesso senza interferire con le sensazioni fisiche o psichiche che si manifestano.
Com’è il tuo respiro? Superficiale, profondo o veloce?
Averti formicolii o pulsazioni in alcune aree del corpo?
Puoi avere coscienza del battito del tuo cuore?
Sia che quello che senti ti risulti piacevole o spiacevole non fare niente altro che osservare distaccato. Così come le nuvole si intrecciano nel cielo in colori e forme sempre nuove ora candire, ora gravide di pioggia, nello stesso modo vanno e vengono nel corpo-mente le sensazioni, le immagini, i pensieri. Così come il cielo rimane sempre vuoto e libero e capace di accogliere qualunque nube senza alterarsi, nello stesso modo lascia che la tua coscienza libera a vuota permei ogni parte del tuo essere ed accolga qualunque manifestazione dell’energia del tuo corpo o della tua mente.

Non interferire.
Ben presto la tensione celata dalle occupazioni del giorno si manifesterà sotto una forma o l’altra: un fremito muscolare, un senso di oppressione, una catena di pensieri o immagini sgradevoli, o un flusso di emozioni; forse in una sensazione di calore o di freddo. Continua ad osservarle, neutrale come un cielo, come se quel che senti scorresse alla periferia del tuo essere… Ora preparati alla pratica di Shantiasana.

FASE 2: Shantiasana
Unisci le gambe, porta le braccia sopra la testa ed ora tendi con energia tutto il corpo; fai alcuni respiri in questa posizione, poi con una veloce, intensa e sonora espirazione sollevati sull’osso sacro contraendo contemporaneamente e piegando le braccia e le gambe che si raccolgono sul corpo. Tutto il corpo deve risultare contratto: i muscoli delle braccia e le mani che sono chiuse a pugno con il pollice all’interno. Contratti sono anche i muscoli delle gambe e le dita dei piedi che sono volte verso il basso. La mascella è tesa, i denti a contatto. Strizza gli occhi e lascia il respiro fuori per qualche secondo finché ti è possibile resistere, poi abbandonati di colpo a terra, rilasciando senza alcun controllo braccia e gambe.

E’ molto importante che nella fase di ritorno il corpo “piombi a terra” senza alcun tono muscolare. Le braccia devono scendere di nuovo lungo i fianchi. Fai alcuni respiri calmi, lascia che la tua energia si riequilibri in modo spontaneo, poi di nuovo esegui Shantiasana per 5 o 6 volte, sempre alternando la fase attiva con una breve fase di rilassamento.

FASE 3: Shavasana
Come all’inizio di questa pratica, torna alla consapevolezza delle sensazioni psico-corporee seguendo le istruzioni della prima fase di Shavasana. Segui l’onda naturale del respiro e divieni cosciente delle pause tra inspirazione ed espirazione finché il flusso del respiro non diviene molto calmo e lento. Mantieni la consapevolezza generale del corpo cercando di non scivolare nel sonno. Dopo 10 o 15 minuti porta la tua consapevolezza alle estremità del corpo: le dita dei piedi, le mani, la testa; poi ruota le caviglie, muovi le dita dei piedi e delle mani, piega lentamente la testa di lato ponendo la guancia destra a terra e fai due respiri. Poi ruota la testa nel senso opposto, respira ancora per due volte.
Riporta il capo al centro, girati di fianco, piega le gambe, avvicina la fronte alle ginocchia e sollevati facendo leva sulle mani.

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