La coscienza dell’Unità

«Un Corso in Miracoli» ci dice che esistono solo due sentimenti/emozioni: l’amore e la paura. Che cosa é dunque l’odio? L’odio é una delle maschere che indossa la paura per non farsi riconoscere. Come si puo’ trasformarlo? L’odio si manifesta sotto molteplici forme, non tutte facilmente riconoscibili, con differenti gradi di intensità e, nascosto dai bersagli esteriori, ha un solo ed unico bersaglio inconscio : me stesso.

Quindi il primo passo verso la trasformazione é «riconoscerlo». Ecco alcune delle «apparenze» piu’ classiche dell’odio :

– la guerra
– lo sfruttamento dei deboli
– le vendette assassine della malavita organizzata
– i delitti cosiddetti «passionali»
– le violenze coniugali
– la pena di morte
– eccetera

Tra le «manifestazioni» meno classiche, ma non per questo meno forti:
– i problemi d’alimentazione (anoressia /bulimia)
– la delocalizzazione delle imprese
– la deforestazione del Pianeta
– l’immobilismo dell’educazione scolastica dell’obbligo
– eccetera

Puo’ apparire arduo ricondurre tutte le manifestazioni menzionate alla sola componente dell’odio, ma se riconosciamo che «l’odio é la mancanza d’amore» e che la mancanza d’amore produce la paura, é piu’ facile «leggere» quegli avvenimenti.

Dietro questi avvenimenti distruttori, il solo bersaglio, benché quasi sempre inconscio, sono io stesso : é me stesso che intendo distruggere. Cosa é successo perché si arrivasse fino a qui ? Abbiamo dimenticato !! Abbiamo dimenticato che non importa la lingua, la nazione, l’etnia, il colore della pelle, il sesso o quale altra « differenza » noi tutti SIAMO UNO. La Sorgente dalla quale siamo emersi é la stessa per ogni essere vivente. Quella Sorgente si diletta a fare esperienza della Vita in miliardi di modi diversi attraverso ciascuno di noi. Lo abbiamo dimenticato. Siamo stati educati a riconoscerci nella famiglia, nel quartiere, nella nazione dove siamo nati o dove viviamo. Ci hanno insegnato che é piu’ producente «pensare» come la maggioranza degli altri «se non vuoi essere escluso». Ci hanno messa in guardia, sin da piccoli, a «non fidarci di chi non conosciamo» ; «a non lasciare la strada vecchia per quella nuova» ; «a non porre domande strane e fare come si é sempre fatto». Abbiamo dimenticato che siamo UNO. Crediamo quindi di essere SOLI: “Ciascuno per sé”; “Perché io vinca, gli altri devono perdere”. Con tali credenze diventa «naturale» avere paura «dell’altro» ; diventa facile vedere nell’altro il rivale ; diventa semplice «odiare ». Inoltre, avendo dimenticato che siamo UNO, ci siamo formati la credenza che SOLTANTO NOI abbiamo ereditato la VERITA’ : gli altri sono in errore e arriviamo sino all’estrema convinzione che per «sopravvivere» (nel piu’ ampio dei sensi) gli altri devono essere messi in condizione di non nuocerci. L’odio nasce dalla folle credenza di essere separati dalla Sorgente della vita ed é solo nell’UNIONE che puo’ essere trasformato. In termini un po’ piu’ pratici possiamo dire che l’odio indica che confondiamo la persona con i suoi atti ; che giudichiamo senza essere a conoscenza di tutti i dettagli (nessuna legge e nessuna indagine riuscirà mai a dare la conoscenza di tutti i dettagli) ; che ci crediamo non solo diversi ma migliori, piu’ degni, piu’ meritevoli dell’altro. L’odio ci tiene nell’Illusione e ci mantiene nella paura : paura di guardarci dentro e scoprire che quell’odio é per NOI STESSI. Il cammino che ci porta verso la pace e l’armonia con noi stessi, dove non c’é piu’ spazio per niente altro che l’Amoren passa ineluttabilmente attraverso l’accettazione del nostro passato e della sua «perfezione».

Scopriamo quindi quanto sia semplice lasciare la presa ed abbandonarsi alla Vita. Se smettiamo adesso, subito, di rivedere e rimuginare sulla nostra storia personale ; se portiamo la nostra attenzione là dove siamo ora ed a cio’ che stiamo facendo ora non possiamo che essere in pace. L’odio é il colore del passato che stinge e macchia il nostro presente. Questo processo, ha delle tappe che, se messe in pratica, ci permettono altresi’ di trasformare gli ostacoli della vita in leve per godere la vita ai piu’ alti livelli. Infatti, se vogliamo utilizzare unicamente la nostra logica, gli avvenimenti della nostra vita non hanno delle caratteristiche proprie : un avvenimento o una situazione «é» semplicemente quello che «é». Siamo noi a dare una qualificazione che rende ogni avvenimento vuoi «buono», vuoi «cattivo» per noi. Questa nostra valutazione deriva, quasi sempre, dalle nostre esperienze passate, o dagli insegnamenti delle autorità riconosciute della nostra vita (genitori, insegnanti, religione, ecc.) E, a seconda della nostra età, della nostra situazione personale e culturale, la stessa situazione o avvenimento puo’ essere considerato a volte «buono» e a volte «cattivo».

Se non abbiamo ancora preso coscienza della nostra Realtà vera e cioé che siamo UNO, abbiamo la tendenza a proiettare i piu’ svariati sentimenti «distruttori» al di fuori di noi : su cose, persone, avvenimenti. Ecco quindi che proiettando l’odio (per noi stessi perché ci crediamo separati dalla Sorgente della Vita) sugli altri e sugli avvenimenti, siamo portati a credere che tutto cio’ che «si frappone «tra me e cio’ che voglio (avere, fare, raggiungere, ecc.) siano degli ostacoli. Il cammino spirituale per «superare gli ostacoli» sta nel sapere che siamo uniti da sempre e per sempre a quella Sorgente perfetta che é la Vita (o Dio, o Universo, o come vogliate chiamarlo) e che formiamo – noi tutti con questa Sorgente – una Unità indissolubile e perfetta. La Vita ha intrinseca la perfezione in ogni sua manifestazione : cio’ che noi chiamiamo ostacoli sono le esperienze che la Vita ci presenta affinché noi si possa prendere piu’ coscienza della nostra perfezione. In altre parole «allorché smetto di volere che le cose siano o vadano come io voglio , mi rendo conto che le cose vanno…………………e vanno come voglio.

» In altre parole ancora «se non posso fare cio’ che amo, comincio con amare cio’ che faccio». Accettare gli avvenimenti della Vita come manifestazioni della sua perfezione permette di vivere gli avvenimenti che percepiamo comunque «non gradevoli» con piu’ serenità. Come qualcuno ha già detto prima di me «Non é importante cio’ che accade nella mia vita, ma come io scelgo di vivere cio’ che accade nella mia vita». Non esistono ne punizioni, ne sfortune. E’ esistita una storia, che é la mia vita fino ad ora ed ora, in questo preciso istante, io posso scegliere di cambiarla: accetto che tutto cio’ che ho vissuto é stato perfetto per la mia vita ; accetto tutto cio’ che ho fatto e detto : tutto cio’ che non ho fatto e non ho detto. Accetto tutto cio’ che altri mi hanno fatto o non mi hanno fatto. Al di là quindi di tutte le velleità di «vittima» che il mio ego vorrebbe farmi credere reali, cio’ che esiste é solo il perfetto piano di sviluppo della mia esperienza in questa Terra. Il discorso potrebbe essere approfondito ancora, ma non é qui la sede : qui ricordo a me stessa e a tutti voi che mi leggete che la sola ragione per cui abbiamo scelto di fare questa esperienza terrena é quella di AMARE : dare e ricevere amore in tutte le sue manifestazioni. Questo é l’esortazione che rivolgo a me stessa e l’augurio che vi formulo per tutti voi.

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